INTERVISTA FORNAROLI
Azienda Agricola Il riso del paradiso narrata dalla voce del signor Fronaroli, che ci illustra un’azienda che vive da 4 generazioni e che dal 2002 ha dato vita alla riseria! Un’azienda che non nasce sotto il segno dell’imprenditorialità, ma che negli anni si è avvicinata a questo modello, adattandosi all’attualità per offrire il miglior prodotto e la miglior esperienza possibile al proprio cliente!
- Mi parli della storia della sua azienda
La mia azienda nasce giusto 20 anni fa, nel 2002, come riseria, mentre come azienda agricola vera e propria nasce ormai 4 generazioni fa.
20 anni fa abbiamo voluto diversificare la storica cultura del riso, perché avevamo notato che il mercato non ci dava quello che noi speravamo. Allora abbiamo pensato di mettere questa piccola riseria, in cui abbiamo iniziato a lavorare il nostro riso. 20 anni fa quando lo abbiamo messo abbiamo capito che il riso che andava per la maggiore era il Carnaroli, da allora abbiamo iniziato la cultura e lavorazione del riso Carnaroli fino ai nostri giorni.
Prima di aprire la riseria la nostra è sempre stata un’azienda risicola, coltivavamo diverse tipologie di riso, tranne il Carnaroli.
La nostra è un’azienda di tipo familiare, quindi quando abbiamo aperto la riseria, io ho continuato a fare l’agricoltore e così via, mentre mia moglie e mio figlio Elia, hanno il compito di trasformare il prodotto.
La riseria è nata per dare direttamente il prodotto ai nostri consumatori.
- Mi parli del suo rapporto con i clienti.
Io non nasco sotto l’aspetto imprenditoriale, perché diciamo che l’agricoltore medio, lavora in campagna, quindi coltiva, raccoglie, mette nel magazzino il proprio prodotto.
Poi c’è la figura tra noi che produciamo e chi compra, ovvero il mediatore.
Perciò io ho sempre lavorato così, senza mai conoscermi a livello commerciale. Poi quando ho aperto la riseria, ho dovuto interfacciarmi con questo altro tipo di approccio. Ad oggi mi sembra che i nostri clienti siano contenti del rapporto che hanno con me e con la mia famiglia, perché comunque partendo dal concetto che il cliente ha sempre ragione, cerchiamo di accontentarli il più possibile, ovviamente nei limiti. Quindi tra noi e i clienti c’è sempre un bel rapporto. Sono anche abbastanza loquace e mi piace parlare con i clienti, conoscerli. - Mi parli dei valori della sua azienda
Per quanto riguarda questa domanda, beh devo dire che io ho sempre vissuto per questi valori. Allora c’è stato un periodo che tra gli agricoltori andava “di moda” la cascina, io premetto che vivo in cascina.
Quindi chi abitava in cascina trovava più conveniente lasciar cadere i vecchi stabili e magari costruirne di nuovo, ecco, io a differenza di tutti, ho sempre apprezzato le cose vecchie, parlando di valori, ho sempre apprezzato le cose che mi ha lasciato mio padre, tenendoli in piedi e cercando di valorizzarli. Quando la gente viene qui nella mia cascina e mi dice che gli piace e che la trova in ordina come nuova, mi si gonfia il cuore, mi fa piacere, perché significa che ho fatto bene, anche ricordando quello che ha fatto mio padre e i miei antenati, appunto. Poi ovviamente c’è il valore del lavoro, la cascina porta tanto lavoro, a volte bisogna sacrificare del tempo libero per magari sistemare, ecc… in ciò entra in gioco il valore familiare, infatti mia moglie e mio figlio si trovano totalmente in accordo con ciò. Non siamo la famiglia della Mulino Bianco, ma troviamo sempre un accordo, ci confrontiamo e scontriamo a volte per il bene dell’azienda e questo porta sempre dei risultati.
- Come trova il fatto di far parte di una filiera certificata come Carnaroli da Carnaroli pavese?
Innanzitutto premetto che questa filiera è stata figlia un po’ di noi agricoltori, circa 4/5 anni fa, è stata anche una richiesta fatta da noi, perché coltivando il Carnaroli puro, ovviamente andiamo a perdere un po’ in quantità di prodotto. Però noi ci tenavamo a produrre per i nostri clienti un prodotto che fosse valido., e abbiamo chiesto qualcosa per valorizzarlo. Noi, grazie a questo progetto attivato da Camera di Commercio e Coldiretti, andiamo a distinguere ciò che è un prodotto con determinate qualità organolettiche come Carnaroli da delle qualità similari. Ad esempio se noi vogliamo un riso che tenga la cottura dobbiamo prendere il Canraroli, perché ricco di aminosio, una molecola dell’amido che durante la cottura gelatinizza, che durante la cottura mantiene il chicco morbido e separato l’uno dall’altro.
Se si ha rispetto del cliente, e il cliente vuole un prodotto tu devi darglielo e questa filiera ce lo concede.