INTERVISTA CASCINA CANDIANA DI ROGNONI LUCIA

Vi presentiamo Lucia Rognoni, proprietaria dell’azienda agricola Rognoni, che in questa intervista ci racconterà del suo lavoro e di come nasce la sua azienda.

  • Come nasce la sua azienda?
    La mia è un’azienda familiare, che nasce con mio nonno nel dopoguerra, quando decide di acquistare l’azienda agricola. Dopodiché a causa di impegni lavorativi dà in affitto l’azienda, che resterà agli affittuari fino al 1988, anno in cui, mio padre, veterinario decide di gestirla autonomamente.
    Io, Lucia Rognoni, mi sono laureata in agraria e dagli anni ottanta seguo personalmente l’azienda.
    Inizialmente la Cascina non si occupa della produzione del riso bianco, ma di altre culture e di allevamento. Nel 2012 subentra la produzione del riso bianco.
    Oggi mi aiuta mio figlio, che si è laureato in agraria e con il suo subentro in azienda c’è stata anche tanta innovazione ed entusiasmo.
    Noi abbiamo costruito la nostra azienda con il cuore.
  • Quali sono i valori della tua azienda?
    Io sono piuttosto pignola. Per me è fondamentale seguire le regole, siccome il riso lo consumiamo noi in primis e i nostri amici.
    Pratichiamo un’agricoltura convenzionale e sostenibile, anche se non biologica.
    Quindi i nostri valori sono sicuramente quelli di un’agricoltura convenzionale e sostenibile, il ricambio generazionale e l’innovazione con uno sguardo alla tradizione.
  • Cosa significa far parte di una filiera certificata per lei?
    Far parte di una filiera certificata significa avere delle garanzie da proporre ai nostri consumatori, è un valore aggiunto per l’azienda.
    Ovviamente appartenere ad una filiera certificata comporta anche l’essere sottoposti a maggiori controlli, e questo è un fattore positivo, dà una spinta in più per dare sempre il massimo nel proprio lavoro. È uno stimolo per lavorare sempre meglio!
  • Che rapporto avete con il pubblico?
    Noi lavoriamo molto sul milanese, dove il cliente è più curioso nei confronti della ricerca del prodotto.
    Il cliente pavese è molto più immerso nella realtà delle risaie, e questa potrebbe essere una causa del diminuire dell’interesse nei confronti del riso.
    In passato abbiamo fatto tanti eventi, e spero che con mio figlio ce ne saranno altrettanti.
    Noi siamo conosciuti tramite il passaparola maggiormente.
    I nostri clienti sono amici e amici di amici per la maggiore.